La Massoterapia: il massaggio come forma di cura
La massoterapia: cos’è
La massoterapia è un sistema di cura fondato sul massaggio manuale di determinate parti del corpo allo scopo di migliorare la circolazione del sangue, riattivare la funzionalità dei muscoli e dei tessuti connettivali.
Il contatto manuale, sotto forma di massaggio, è una forma di sollievo per i dolori e il mezzo di conforto per alleviare sensazioni sgradevoli.
Massofisioterapia storia e origini
La carezza della mamma al bambino infortunato è la prima forma di massaggio: rappresenta il gesto più istintivo che accompagna la riduzione della sensazione dolorosa dopo una caduta o un evento traumatico.
La massoterapia è stata, fin dai tempi antichi, la prima forma di cura e di preparazione per gli atleti che partecipavano a gare e giochi.
Con il passare del tempo, grazie al suo utilizzo sempre più frequente, il massaggio entra di diritto nei mezzi di cura. Da massaggiatori improvvisati si passa a figure specializzate, formate con solide basi anatomiche e, soprattutto, competenti in merito alle indicazioni e alle controindicazioni dei trattamenti.
In Italia, una legge, già dal 1928, riconosce la figura professionale e il suo mansionario.
La massoterapia, nei decenni, diventa il mezzo specifico evoluto per l’approccio alle condizioni dolorose connesse ai traumi muscolari, contratture e problematiche posturali.
Oggi, molte persone si rivolgono al massaggiatore per prevenire o curare problematiche di mal di schiena e dolori vari.
In ambito sportivo, ad ogni livello, atleti e squadre si avvalgono del massaggiatore per la prevenzione e la cura degli infortuni di gioco tramite l’utilizzo delle tecniche di massaggi sportivi.
Chi può praticare la massoterapia?
La massoterapia è praticata, in maniera professionale, dal massaggiatore terapista. Si tratta di una figura professionale regolamentata, in possesso di un’abilitazione specifica.
Il massoterapista deve possedere solide conoscenze di anatomia umana, fisiologia e biologia umana, unite a competenze di base di chimica, endocrinologia, farmacologia, nutrizione.
In cosa consiste il massaggio massoterapico
Il massaggio rientra nelle terapie manuali. La sua applicazione implica l’utilizzo principalmente delle mani che applicano frizioni, impastamenti o sfioramenti in base alla necessità di un contatto leggero o profondo.
L’effetto che consegue alla manipolazione dei tessuti stimola la circolazione locale, ossigena il distretto coinvolto, inibisce le fibre del dolore.
L’effetto generale si traduce in sollievo e sensazione di benessere, associato ad un rilassamento e, quando drenante, ad un aumento della diuresi.
Tecniche e tipologie
In Italia il massaggio è praticato a scopo rilassante, riabilitativo ed estetico.
Le tecniche di massaggio utilizzate sono diverse:
- Massaggio connettivale. Presuppone una tecnica che riproduce schemi geometrici precisi con pressioni profonde che inducono una forte reazione iperemica, lasciando tracce rossastre sulla cute.
- Massaggio di frizionamento. Si applica con pressioni di scorrimento delle dita sulla cute che generano attrito allo scopo di aumentare la temperatura locale e favorire l’effetto iperemico.
- Massaggio di impastamento. Consiste nell’ applicare alle masse muscolari lo stesso effetto che si produce impastando la farina con l’acqua. L’effetto è iperemico, analgesico e decontratturante. È il massaggio più impiegato per i dolori muscolari, per le contratture e per gli esiti di stiramenti. Previene entesiti e calcificazioni prodotte da eventuali versamenti ematici.
- Massaggio di sfioramento. Presuppone un tocco leggero, quasi sfiorato delle mani. Si applica per ottenere un effetto drenante e uno stimolo che faciliti il lavoro del sistema linfatico. Può essere impiegato anche in presenza di dolori in fase acuta.
- Massaggio estetico. Viene praticato per ridurre inestetismi come, per esempio, la cellulite.
- Massaggio neonatale. Praticato ai neonati rilassa e tranquillizza il bambino, può essere insegnato alle mamme e praticato a domicilio.
- Massaggio sportivo. É il massaggio preparatorio a una gara o defaticante post gara. Riduce l’accumulo di acido lattico e ossigena i tessuti dopo l’affaticamento. Nel pre-gara aumenta la temperatura muscolare e predispone alla prevenzione dei danni muscolari quali contratture o stiramenti.
Quali sono i benefici della massoterapia?
Il massaggio è uno strumento efficace per migliorare lo stato di benessere psico-fisico del paziente.
A livello generale contribuisce a:
- migliorare la circolazione, eliminando le tossine
- riscaldare, stimolare e sviluppare la muscolatura
- favorire l’eliminazione delle contratture, rilassando i muscoli
- ossigenare i tessuti
- ridurre gli edemi
- produrre un effetto analgesico (riduzione del dolore)
Controindicazioni del massaggio
Pur essendo una tecnica diffusa, in alcuni casi il massaggio trova controindicazioni; non è consigliabile negli stati febbrili, in caso di infezioni di qualunque natura, comprovata fragilità cutanea, ferite aperte, eczemi o irritazioni cutanee, zone psoriache e dermatiti. Il massaggio di sfioramento può essere impiegato senza controindicazioni nei linfedemi post mastectomia e degli arti inferiori.
Frequenza del massaggio
Il massaggio può essere praticato con sedute giornaliere nelle fasi iniziali del trattamento. In un secondo tempo si possono diradare le sedute, fino a una volta alla settimana. Una terapia di prevenzione o di mantenimento comporta un paio di sedute mensili.
Utilizzo di oli o unguenti o creme
L’utilizzo di oli o unguenti facilita lo scorrimento delle mani sulla cute. In commercio ne esistono diversi tipi. È importante scegliere con cura l’olio adatto che non deve avere caratteristiche revulsive, non deve contenere agenti irritanti come la capsina, un estratto del peperoncino o eccedere con prodotti a base di canfora o similari.
Quando non si conosce bene un prodotto è bene leggere il foglietto illustrativo ed attenersi alle indicazioni.
É assolutamente sconsigliato l’uso di preparati fai da te o miscele miracolose acquistate in internet.
Come diventare un massoterapista
La figura del massaggiatore terapista in Italia è codificata dal Ministero della Salute che la inserisce tra le arti ausiliarie delle professioni sanitarie.
È possibile frequentare corsi regolamentati a livello regionale, ma che rilasciano una qualifica valida a livello nazionale. In Regione Lombardia, per esempio, i corsi:
- hanno una durata di 1.000 ore, con frequenza obbligatoria
- prevedono un periodo di tirocinio di almeno 200 ore
- sono erogati da Agenzie Formative accreditate
Sono previsti dei crediti formativi nel caso in cui il discente sia già in possesso di un titolo pregresso, per esempio una laurea in Scienze Motorie.